giovedì 6 febbraio 2014
Sam Burgess dal XIII al XV: un nuovo numero 12 per l'Inghilterra?
La notizia era nell’aria da parecchio tempo, ma solo oggi è arrivata l’ufficialità: la superstar inglese del rugby a XIII Sam Burgess è stata convinta da Stuart Lancaster e dai vertici della RFU a cambiare codice, approdando al rugby union.
Il 25enne giocatore dei Sidney Rabbitohs ha accettato l’offerta di un top team dell’Aviva Premiership (ancora ignoto) e il suo addio al League verrà confermato una volta definiti i dettagli economici del trasferimento. Sembra che la RFU sia disposta a coprire una parte dei costi del trasferimento in quanto il giocatore rappresenta, per i coach della nazionale, uno dei principali obiettivi per lo spot di n.12 in vista dei Mondiali 2015.
Sembra che sia stato lo stesso Andy Farrell, padre di Owen (n.10 dell’Inghilterra e dei Saracens) e lui stesso dual-code player, ad avvicinare il giocatore in occasione dei recenti Mondiali di rugby a XIII. Nella stessa World Cup Burgess si guadagnò il titolo di man of the match della semifinale persa contro la Nuova Zelanda. Il grande Jonny Wilkinson gli inviò un tweet di complimenti definendo la sua prestazione “fenomenale”.
Burgess debutta nel 2006 con Bradford nel rugby che conta, e nel 2010 si trasferisce nell’emisfero sud ai Sidney Rabbitohs, nei quali milita tuttora insieme ai fratelli George, Luke e Tom.
“Slammin’ Sam”, questo il suo soprannome, dovrebbe approdare solo verso ottobre di quest’anno al rugby a 15: molto probabilmente i suoi Rabbitohs parteciperanno alle finali di campionato e il giocatore non potrebbe dunque liberarsi prima della fine dell’estate, giusto in tempo per la Premiership 2014-15.
In Inghilterra ci si augura che Burgess possa ripercorrere le orme dell’immenso Jason Robinson: “Billy Whizz” è stato probabilmente il miglior dual-code player a vestire la maglia dell’Inghilterra di rugby a 15 e dei British and Irish Lions. Fu invece un flop per la Nazionale della Rosa il gigante Lesley Vainikolo, così come lo stesso Andy Farrell non riuscì a ripetere nel Rugby Union le imprese delle quali si rese protagonista nel XIII. Alti e bassi per Chris Ashton (escluso dal 15 di partenza nel match di sabato scorso contro la Francia per far posto all’ottimo Nowell): dopo un inizio monstre (9 mete nei primi 10 test internazionali) la sua stella sembra destinata a un lento ma inesorabile declino.
Con l’arrivo di Burgess si fa dura la competizione per la maglia n.12 dell’Inghilterra: il 25enne Sam dovrà vedersela con assi del calibro di Billy Twelvetrees e Leroy Burrell per aggiudicarsi un posto ai Mondiali del 2015…chi la spunterà?
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